Gli approcci neurochirurgici richiedono sempre più competenze per raggiungere la "mini-invasività". Considerando la sua crescente rilevanza nella pratica neurochirurgica, padroneggiare un approccio minimamente invasivo richiede una curva di apprendimento estesa. La chirurgia endoscopica rappresenta una delle tecniche attualmente utilizzate che permette il trattamento mininvasivo di diverse patologie intracraniche.
Gli approcci neurochirurgici richiedono sempre maggiori competenze per perseguire l’obiettivo della "mini-invasività". Considerando la sua crescente rilevanza nella pratica neurochirurgica, padroneggiare un approccio minimamente invasivo richiede una lunga curva di apprendimento. La chirurgia endoscopica rappresenta una delle tecniche attualmente utilizzate che permette il trattamento mininvasivo di diverse patologie intracraniche.
Minicraniectomia retrosigmoidea: in stretta collaborazione con il Prof. Broggi ed il Dr. Franzini ha adottato e perfezionato la tecnica di craniectomia mininvasiva retrosigmoidea per l’intervento di risoluzione di conflitto neurovascolare in fossa posteriore dal 1995. Ha personalmente utilizzato tale approccio per esporre il nervo trigemino in più di 1000 casi. Tale esperienza clinica si accompagna a studi clinici pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali.
Chirurgia endoscopica della regione sellare-parasellare, del basicranio anteriore e del clivus: dal 2000 è stato fautore del passaggio dalla tecnica microscopica transnasale classica a quella endoscopica mininvasiva che ha progressivamente sviluppato e appreso grazie ai soggiorni di studio dal Dr. Kassam a Pittsburgh ed ai corsi di dissezione mirati. Da allora ha partecipato a più di 300 interventi di questo tipo con la collaborazione degli otorinolaringoiatri del gruppo del Prof. Felisati e del Dr. Danesi. Anche questa attività è stata oggetto di vari studi.
Approcci craniotomici mininvasivi con incisione lineare guidata da immagini: ha utilizzato questo tipo di minicraniotomie paziente-specifiche in più di 2000 casi e questo tipo di approccio si va via via diffondendo nella pratica clinica di tutti i neurochirurghi in Italia e nel mondo. E’ stato uno dei primi ad utilizzare metodiche di pianificazione virtuale 3D per simulare approcci chirurgici paziente specifici.
Neurochirurgia mininvasiva endoscopica endoventricolare: ha partecipato a più di 200 interventi di endoscopia cerebrale transventricolare (ventricolo cisternostomia, cisto-cisternostomia, cisto ventricolo stomia, settostomia, biopsia endoscopica), approfondendo gli aspetti che riguardano il ruolo della neuronavigazione nell’assistenza a procedure endoscopiche cerebrali.
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"Voglio garantire sempre un rapporto umano con i miei pazienti: è ciò di cui ogni malato, e chi gli sta vicino, ha bisogno."
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